I marinai della traslazione diffondono il culto del nostro patrono, rievocando l’arrivo a Bari nel maggio 1087 del “furto” delle reliquie di Nicola, vescovo di Mira.

 In quel periodo l’impresa storica del furto delle reliquie di un vescovo famoso ebbe una portata economica-sociale di rilievo e avrebbe dato a Bari una dignità religiosa che ancora non aveva, suscitando un movimento di pellegrinaggi, che per quei tempi equivaleva a ciò che oggi è il turismo religioso, ma soprattutto ebbe una valenza agiografica, la stessa, che oggi, i Marinai nutrono nel raffigurare l’evento.

 Con siffatta venerazione, i Marinai della Traslazione si esibiscono, nella viva speranza, di contagiare il pubblico presente.